P.le Funivie 11021 Breuil Cervinia (AO)
Tel: +39 0166 94 43 11
Mail: info@cervinospa.com

INFO

Lo scenario naturale di questo bikepark è unico nel suo genere: da un lato le rigogliose praterie per i pascoli e dall’altro i ghiacciai del Plateau Rosa. Si contano più di 100 km di tracciati dedicati alla discesa, passerelle e wall-ride. Ad oggi il Cervino si conferma una delle destinazioni più ambite dai biker più appassionati!

This bikepark takes place in a landscape that’s one of a kind, with green fields on one side and glaciers of the pink Plateau on the other. With more than 100 km especially built for downhill trails, the Cervino bikepark has established itself as one of the most compelling and popular destinations among bikers!

APERTURA – OPENING BIKEPARK

 
DAL. 25.06.22  AL. 04.09.22
8.20 – 17.05
 
 

PISTE - TRAILS

BIKE PARK DEL CERVINO TRAILMOUNTAINBIKE/VTT/MOUNTAINBIKE

MAP LEGEND:

Blue: for bikers with intermediate technical skills 
Red: for bikers with solid technical skills.
Black: for riders with advanced technical skills.

DOVE - WHERE

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TARIFFE - RATES

EVENTI

LA DISCESA IN MOUNTAIN BIKE DAL GHIACCIAIO DEL PLATEAU ROSÀ: RACCONTO DI UN'ESPERIENZA UNICA. 

Sono appena passate le 14 quando mi accorgo dalla finestra di casa mia che il tempo sta cambiando al meglio: bene, domattina sarà una giornata fantastica!

Ho sempre sognato di poter offrire ai miei amici sfegatati l’inebriante esperienza di una discesa interminabile in mountain bike. Nel lontano 2004, quando ancora si parlava poco di bikepark, ci avevo già provato, ottenendo un permesso dagli impianti di risalita di Cervinia per l’organizzazione di una “notturna in bicicletta” tutta sulla neve, con partenza dal Plateau Rosà, a 3500 mt e arrivo in centro paese a Cervinia. In quella memorabile occasione, della quale tutti i miei amici portano un ricordo indelebile, ci eravamo trovati in 14 spavaldi ciclisti, tra i quali l’amico Corrado Herin, mitico vincitore della coppa del mondo di Dh, a percorrere a tutto gas la pista del Bontadini, rischiarata solamente da una timida luna piena. Altri tempi, direte voi, ma ecco che l’occasione per rinnovare quella  memorabile esperienza si presenta quest’anno, proprio come l’avevano da tempo sognata. La società gestore degli impianti, dopo numerose richieste, ha deciso di organizzare delle discese in mountain bike, lungo il tracciato della famosa competizione di freeride denominata “Maxiavalanche”, permettendo eccezionalmente agli amatori la partenza dal ghiacciaio del Plateau-rosà . Io che sono un biker montanaro, che con la sua fedele bicicletta ha percorso sentieri e tracciati di ogni genere e tipo, l’esperienza della discesa sulla neve rimane unica ed inebriante; il soffice manto bianco segnato dalle ruote artigliate e il silenzio interrotto esclusivamente dal rumore prodotto dall’incedere progressivo della mia bicicletta, il tutto condito con un paesaggio da favola, affina i sensi e ti induce a pensare che questa esperienza non  ha veramente eguali.

Sono le 7:00 del mattino quando l’amico Sandro, CB per gli intimi, suona al portone di casa mia a Valtournenche. Una veloce controllata allo zaino e carichiamo la mia bicicletta in auto. Abbiamo deciso di utilizzare due all-mountain montando due copertoni da 2.35 con spalla rigida, artigliati al punto giusto, in maniera tale da superare senza problemi  la zona della morena, subito a ridosso della neve, dove le numerose pietre taglienti potrebbero incidere fatalmente la tenera gomma delle ruote.

Giunti a Cervinia, ci concediamo un veloce caffè con briosche e andiamo dalla signorina dello sportello della biglietteria per acquistare due giornalieri mtb con incluse le salite al Plateau Rosà. In paese  la temperatura è vicina ai 10°, mentre i monitor nei saloni delle funivie indicano che al Plateau Rosà la temperatura è di 2 gradi sotto lo zero . Siamo nel mese di Luglio e le condizioni della neve , perfette per lo sci estivo, ci permetteranno di transitare senza problemi sul ghiacciaio con le nostre biciclette.

Con gli impianti funiviari saliamo in fretta, e in meno di  40 minuti giungiamo al Plateau Rosà: il panorama che si scorge da quassù è sempre magnifico, anche per chi come noi, ha maturato una certa abitudine. Assieme ai numerosi sciatori presenti, ci sentiamo come degli astronauti sbarcati su Marte, con tutte le protezioni indossate e il casco integrale, sembriamo dei veri “pionieri” giunti da lontano per conquistare nuovi territori inesplorati. Questa sensazione ci carica come delle molle, e mentre l’adrenalina sale  è CB a dare lo start.  I primi metri sulla neve, ci fanno subito capire che sarà una discesa estremamente veloce, dove se non pinzi i freni a disco, rischi di raggiungere delle velocità pazzesche in un attimo. Il controllo è comunque elevato, la ruota anteriore sprofonda per pochi centimetri nella crosta ghiacciata, permettendo al copertone posteriore di trovarsi un corridoio già spianato di fronte. La sensazione è di correre su un binario del treno, con l’unica differenza che la traiettoria la riesci ad impostare sterzando leggermente il manubrio e alleggerendo l’avantreno, portando il peso leggermente all’indietro sulla ruota posteriore. Guardo il contachilometri: 73 km/h. Penso che una velocità del genere riesco a farla raramente e perlopiù su strada asfaltata.

Pochi minuti e raggiungiamo il colle del Theodule, a metri 3200, che superiamo di slancio nonostante la forte compressione  ci costringe ad utilizzare tutta la nostra esperienza per evitare una rovinosa caduta. Da qui il panorama è magnifico ed inoltre sotto le nostre ruote è scorsa la storia di viandanti , pastori ed emigranti che per millenni hanno attraversato questo colle alla ricerca di nuove terre nelle quali vivere o stringere legami commerciali. Ci fermiamo un attimo a riprendere fiato e a gustarci quella sensazione di conquista che ti pervade in tutte le piccole o grandi avventure trascorse, ammirando allo stesso tempo estasiati, la valle del cervino che si apre a ventaglio sotto di noi per diversi ed interminabili chilometri. 

Proseguiamo la discesa, e mentre il manto nevoso incomincia a tramutarsi in terreno argilloso, i grandi massi erratici  si fanno sempre più presenti, donando all’ambiente circostante un aspetto “lunare”. Mi affiora un ricordo da bambino, quando con lo sci club Cervino venivo ad allenarmi sulle piste del Bontadini: il mio istruttore amava raccontarci di un  film di fantascienza girato proprio in questo territorio, nella zona tra le morene della “testa grigia” al quale lui stesso aveva partecipato in veste di comparsa. Ancora oggi mi sembra di vedere i razzi lunari in cartapesta adagiati sul bordo dei laghetti glaciali spontanei creatisi dallo scioglimento delle nevi invernali.

Intanto  è sempre CB a sfidare per primo la morena tagliente, mostrando tutta la sua esperienza maturata in tanti anni di freeride sui sentieri di mezza Valle d’Aosta: mi pare quasi di assistere ad un balletto curioso, dove il ballerino è il mio compagno di avventure, alle prese con ostacoli di ogni genere affrontati con maestria esemplare.

Seguiamo le indicazioni visive create con delle paline verdi e nere e raggiungiamo dopo 20 minuti la base della funivia che ci aveva condotto al Plateau Rosà. Da qui ha inizio il trail 2 , una delle piste facenti parte del Bike Park di Cervinia, studiato appositamente per far divertire gli appassionati  delle mitiche “ruote grasse”: appoggi, passerelle, sponde altissime e single track da paura ci conducono dopo ben 6 km fino nella zona del boschetto del Bardoney, dove affrontiamo le ultime paraboliche, perfettamente allineate, che ci lasciano il gusto in bocca dell’impresa impossibile.

Dopo pochi minuti eccoci giunti a valle, soddisfatti e increduli: una discesa del genere non l’avevamo mai fatta ! Guardiamo il nostro contachilometri digitale sul manubrio e ci stupiamo di essere riusciti a percorrere ben 14 km, perdendo quota progressivamente per  1500 mt, passando dagli asettici  ghiacci eterni del Plateau Rosà ai colorati e profumati  fiori rododendri di Cervinia. 

Ci togliamo il casco e ci stendiamo a terra, vicino alle nostre fedeli biciclette, che anche questa volta ci hanno accompagnato in un’avventura fantastica. Ci concediamo una mezz’ora di riposo e poi via, di nuovo pronti a scoprire i tanti percorsi della vallata del Cervino, fino a quando le nostre forze o il sole non ci abbandoneranno.

                                                                                                                                                          Herin Daniele

HOTEL

11021 Breuil – Cervinia (AO) Italy
Tel. +39 0166 94 80 97

 

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